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Non c’é emergenza che divida la società quanto il Covid. Gli effetti negativi, sociali ed economici di questa pandemia, rischiano di essere gravi quanto quelli sanitari. Nella prima fase di questa pandemia sono venute a galla tutte le prevenzioni di carattere nazionale ed anche territoriale con diffusione di pregiudizi etnici legati ai luoghi origine dei focolai. Alla pandemia si pensava di reagire sventolando ognuno le proprie bandiere e con la chiusura dei confini, per poi alla lunga rendersi conto conto che il Covid scavalca i confini anche senza il passaporto. Purtroppo questo non è bastato a far superare le prevenzioni reciproche tra Paesi e tra regioni. Read More
Le parole hanno significati diversi a seconda di chi le usa, tanto più in un luogo dove coesistono più culture e più lingue. E’ quello che sta succedendo in questi giorni nel dialogo tra i partiti politici bolzanini alle prese con la formazione della nuova Giunta Comunale. La parola in questo caso è “contadino”. Essa torna molto spesso in una discussione che riguarda (legittimamente) la distribuzione dei poteri all’interno della futura Giunta. Ciò che pesa però
sulla comunicazione tra gli interlocutori è anche il diverso significato che la parola “contadino” ha nella cultura italiana e in quella tedesca e sudtirolese in particolare. Read More
“Per la soluzione del conflitto del Nagorno-Karabakh ci vorrebbe una soluzione tipo quella dell’Alto Adige/Südtirol”, ha dichiarato in questi giorni uno dei mediatori di quel conflitto, Mario Raffaelli. Non sono passati molti mesi da quando una delegazione israeliana mista, con partecipazione paritetica di esponenti della comunità ebraica e di quella arabo-isreliana, ha visitato la nostra provincia esprimendo un giudizio molto positivo sulla soluzione adottata qui con l’Autonomia nell’ambito dello Stato italiano. E come dimenticare le visite del Dalai Lama a Bolzano alla ricerca di spunti da utilizzare nella controversia tra il Tibet e la Cina? Read More
Mentre i consiglieri recentemente eletti nei 116 Comuni della provincia di Bolzano si accingono ad formare le rispettive Giunte Comunali che governeranno i Comuni per i prossimi 5 anni, torna utile ricordare l’articolo 61 dello Statauto di Autonomia:
“Nell’ordinamenteo degli enti pubblici locali sono stabilite le norme atte ad assicurare la rappresentanza proporzionale dei gruppi linguistici nei riguardi della costituzione degli organi degli enti stessi.
Nei Comuni della provincia di Bolzano ciascun gruppo linguistico ha diritto di essere rappresentato nella Giunta municipale se nel Consiglio vi siano almeno due consiglieri appartenenti al gruppo stesso”.
Ciò significa che anche dove la maggioranza di un gruppo è tale da poter schiacciare ed escludere una minoranza linguistica dall’amministrazione, ciò non può avvenire. Lo dice lo Statuto. In verità dovrebbe essere lo spirito democratico e la sensibilità politica a garantire tale diritto alla minoranza, ma in assenza di tali doti tra i partiti, meglio premunirsi; proporzionale obbligatoria.
Buoni vecchi padri dell’Autonomia!
(www.albertostenico.it)
Non distrarre i concorrenti durante la gara: i due candidati-sindaco di Bolzano, Caramaschi e Zanin sono impegnati nel ballottaggio e fra una settimana si saprà chi dei due verrà scelto dagli elettori e dalle elettrici bolzanine.
Il vincitore si presenterà poi in un consiglio comunale già eletto ed espressione di una città molto articolata e pluralista, ma in definitiva divisa in due come una mela. Centro-destra e centro-sinistra. Più una parte estranea ai due schieramenti, chiamata a schierarsi. Read More