Alberto Stenico

Scusa

Saturday , 18, July 2020 Comments Off on Scusa

Scusa è una delle parole più difficili da pronunciare. Lo sappiamo anche dalla nostra vita privata. Tanto più in quella pubblica dove prevale la ragion di Stato, l’orgoglio nazionale o etnico, l’onore da salvare. Gli errori fatti, le offese provocate, volentieri si rimuovono e si dimenticano. Ma le cose cominciano a cambiare e speriamo si continui così, sapendo di dover mettere in conto l’impopolarità che i gesti di scusa provocano tra le “prorie fila”. Nella mia memoria rimane impresso il gesto spontaneo, la genuflessione, di Willy Brandt nel 1970 a Varsavia, davanti al monumento a ricordo delle vittime del ghetto ebraico. Lui, che il nazismo l’aveva subito, chiedeva scusa per gli orrori del nazismo. Altrettanto starordinaria fu la decisione di Nelson Mandela che, alla fine dell’Apartheid in Sudafrica, anzichè animare lo spirito di vendetta verso i bianchi per i soprusi subiti dai neri, istituì il Tribunale per la verità e la riconciliazione, che pretendeva dagli imputati il riconoscimento della propria colpa , una “scusa pubblica” per poi concedere loro l’amnistia. Papa Francesco ha saputo affrontare il terribile tema degli abusi sessuali sui minori nella Chiesa, chiedendo innanzitutto scusa. pubblicamente. Read More

Condividi

Ipes, la grande novità della presidenza italiana

Tuesday , 7, July 2020 Comments Off on Ipes, la grande novità della presidenza italiana

Ci sono voluti 48 anni perchè la SVP (Südtiroler Volkspartei) si fidasse di affidare ad una persona di lingua italiana la Presidenza dell’Ipes (Istituto per l’edilizia sociale). Nel 1972, appena trasferita la competenza per l’edilizia sociale dallo Stato alla Provincia, i Presidenti dell’Istituto sono stati regolarmente reclutati nelle fila della SVP ed in particolare nella corrente degli Arbeitnehmer (i lavoratori): Karl Ferrari, Rosa Franzelin-Werth, Albert Pürgstaller, Konrad Pfitscher, Heiner Schweigkofler. Quando assunse la presidenza Karl Ferrari dopo la gestione statale (commissariale) dell’Istituto, l’Ipes (già Ipeaa) possedeva 4391 alloggi, concentrati a Bolzano, e l’89,6% erano occupati da inquilini di lingua italiana, il 10,2% di lingua tedesca e lo 0,2 ladina. Lo Statuto di Autonomia del 1972 aveva introdotto il principio della assegnazione degli alloggi secondo la proporzionale tra i gruppi (70% ted. 26% it., 4% lad.). Read More

Condividi

Chi paga?

Tuesday , 30, June 2020 Comments Off on Chi paga?

“Lo Stato non è una mucca da mungere” era incredibilmente (per me) il testo di un manifesto appeso dietro la scrivania del sindacalista che stavo incontrando anni fa ad Innsbruck. Una frase come quella – “der Staat ist keine Kuh die man melken darf” – suonava e suona tutt’ora poco rivendicativa di migliori condizioni per i lavoratori. Non certo uno slogan accattivante e di facile presa, ho pensato io quella volta. Lo ripenso oggi perchè il Coronavirus ha reso necessari molti nuovi provvedimenti a carico dello Stato (o della Provincia), ma nessuno ci spiega come essi saranno finanziati. O forse interessa poco saperlo: l’impressione che si coltiva è che sarà qualche Ente Superiore a provvedere. Al momento è più facile annunciare ed ascoltare le nuove facilitazioni in arrivo. La domanda e la risposta sul “chi paga” non è presente.
Ripenso ora con più cognizione di causa alla frase di quel manifesto: il bilancio pubblico diventa prima o poi anche il bilancio privato delle famiglie ed in particolare di quelle che vivono di reddito da lavoro. Il deficit di bilancio lo pagheranno loro. Prima o poi.
(www.albertostenico.it)

Condividi

Solitudini

Saturday , 20, June 2020 Comments Off on Solitudini

L’effetto collaterale del Covid è la solitudine. La solitudine del commerciante coi debiti che crescono (“a chi lo racconto?), la solitudine del bambino che gioca da solo con la palla contro il muro, quella dell’ospite della casa di riposo, quella dei soci delle associazioni culturali, sportive e del tempo libero senza più incontri, quella dei malati cronici e dei disabili ancora più ai margini del sistema di cura e assistenza, la solitudine del bar chiuso e dei mancati “Stammtisch”, quella dello smartwork, quella dei confini che tagliano i rapporti personali e collettivi, quella dei bambini che non ricordano più i nomi dei compagni di scuola. Read More

Condividi

Il tempo non fa bene all’Autonomia

Thursday , 11, June 2020 Comments Off on Il tempo non fa bene all’Autonomia

Il tempo è la migliore medicina? Si dice cosí, ma non sempre è vero. Per esempio nel caso della lunga storia del “problema” altoatesino. La mediazione raggiunta nel 1972 tra le parti – lo Stato Italiano e i rappresentanti della Minoranza sudtirolese, con l’approvazione del secondo Statuto di Autonomia – è considerato ed è uno dei modelli più avanzati anche a livello internazionale. Quindi potremmo pensare ad un conflitto risolto e superato. Nella realtà, però, le cose non stanno cosí e molto dipende anche dal…tempo. Infatti, uscendo di scena le persone che hanno costruito quella mediazione e con loro, purtroppo, in parte anche la memoria delle motivazioni che ne sono state alla base, riaffiorano ogni giorno le ambiguità e le insoddisfazioni insite in ogni compromesso. Read More

Condividi
WP Facebook Auto Publish Powered By : XYZScripts.com