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La nuova Bolzano ha un nuovo centro città: il Twenty. Me ne sono convinto frequentandolo occasionalmente in questo ultimo periodo ed osservando il numeroso pubblico che lo affolla. E’ presente una quantità di giovani e di bambini che nelle piazze e nelle strade di Bolzano normalmente non si vede più, gli stranieri sono numerosi sia tra i clienti, che tra il personale, ci sono tanti cittadini dei quartieri limitrofi alla (ex)zona industriale, non ci sono turisti. Sento però parlare molte lingue, è un ambiente cosmopolita. Pare di essere in una nuova piazza bolzanina con caratteristiche diverse dal solito sia per composizione sociale, sia per modalità di incontro. La piazza di una nuova Bolzano. Read More
E’ sorprendente scoprire come la conoscenza di diverse lingue sia diffusa nei luoghi di lavoro della provincia di Bolzano e come così tante aziende sappiano rapportarsi con i propri clienti nella loro lingua. Locali pubblici, alberghi, aziende artigiane e industriali, imprese culturali, dei trasporti, del tempo libero: in quasi tutte queste realtà opera personale che, singolarmente o collettivamente, riesce a fornire servizi plurilingui. Una o l’altre delle collaboratrici e dei collaboratori usa un buon italiano, un buon tedesco o un buon inglese. Read More
Le parole sono come pietre e vanno usate con molta attenzione. Mi è capitato di pensarlo in questi giorni quando, di fronte al fenomeno delle scuole parentali in provincia di Bolzano, qualcuno le ha inopportunamente collegate alle “Katakombenschulen” (Le scuole nelle catacombe), auto-organizzate dalla popolazione sudtirolese per poter continuare ad insegnare ai bambini in lingua tedesca, dopo il divieto imposto dal Fascismo in Alto Adige e nelle altre aree con minoranze linguistiche. La repressione del Regime verso gli insegnanti fu allora durissima con centinaia di condanne, molte al confino. In un caso, quello della maestra Angela Nikoletti, il carcere e tutte le altre angherie ne provocarono la morte in giovane età. Che relazione c’è tra quella tragica realtà storica e le pur criticabili iniziative di un gruppo di no vax in queste settimane. Katakombenschulen non è una parola fuori contesto e poco rispettosa per chi quell’esperienza l’ha veramente sofferta? Read More
“In privato” è diventato un ritornello nelle orecchie di chi si rivolge alle strutture sanitarie della nostra provincia. Una provincia, quella di Bolzano, che per molto tempo ha messo a disposizione dei propri cittadini un vasto e capillare servizio sanitario a gestione pubblica diretta. Nei tempi più recenti, con la pandemia, ma non solo con essa, le cose sono rapidamente cambiate: a molte delle domande di intervento sanitario poste dai cittadini si risponde frequentemente con un “provi in privato”. Read More
Agli stranieri piace l’Alto Adige. Non solo ai milioni di turisti che lo frequentano ogni anno, ma anche ai tanti immigrati che qui vengono a cercare fortuna. Il dossier presentato in questi giorni a Bolzano con i dati sull’immigrazione a livello provinciale in un anno così difficile come il 2021, sono infatti sorprendenti. Dall’inizio dell’anno e fino ad oggi, gli abitanti stranieri in provincia sono aumentati di 663 unità con un + 1,3% (contro un calo a livello nazionale dello 0,5%), andando ad aggiungersi ai 50.792 stranieri già residenti. La variegata comunità dei nuovi altoatesini, mostra segni di grande vitalità in quanto essa cresce sia per saldo naturale proprio (710 nati a fronte di 133 deceduti), sia per proprio saldo “migratorio” con l’estero: i nuovi iscritti in anagrafe dall’estero sono 2.235 contro gli 802 cancellati. Read More