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Il Primo Maggio è stata sempre una bella festa. Non solo per la stagione, il clima, gli amici, le gite, ma anche per le chiacchere e i ragionamenti sul tema del Lavoro e dei Lavoratori. Anche se non mancavano i richiami ai problemi sociali (fabbriche chiuse, vertenze contattuali, prezzi, retribuzioni), prevaleva l’orgoglio per una storia di successo come quella del continuo miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Il mondo aveva il segno più. Il gioco delle parti era noto e collaudato con la tradizionale dialettica tra l’interesse del “padrone” e quello dei dipendenti, il ruolo dello Stato e delle imprese, tra i Paesi forti e quelli più deboli in Europa e nel mondo. Read More
Il tessuto sociale é quello che tiene insieme una comunità e che sta alla base della nostra democrazia. Già piuttosto fragile in partenza, esso rischia ora di subire profondi strappi a causa degli effetti indotti dal Coronavirus. Giorno per giorno, anche nei contatti interpersonali, si percepiscono le linee di questi strappi che tendono pericolosamente a generalizzarsi. Il primo e più evidente è quello tra le generazioni, il nuovo confine tra vecchi e giovani. Col Coronavirus muoiono soprattutto i vecchi e questa viene implicitamente considerata un’attenuante a questa maledetta pandemia. Quando si prospetta il sospirato allentamento del lock down, si prevede l’esclusione degli over 70, motivandolo con una asserita maggiore attenzione alla fascia più debole della società. Vecchi di qua, giovani di là. Read More
Previsioni quantitative attendibili non le può fare nessuno, ma è certo che dal Coronavirus usciremo più poveri e con più disoccupati di prima. In queste settimane (dentro il coronavirus) si cerca di tamponare la già grave situazione sociale, con interventi di aiuto alla popolazione ed alle imprese. Le somme sono sì importanti, per il breve periodo, ma già capaci di mettere in crisi i bilanci pubblici a livello nazionale e locale. Ognuno può figurarsi come sarà la situazione economica del dopo coronavirus. Sul versante internazionale si è già verificata la limitata disponibilità di singoli Paesi ad impegnarsi economicamente per gli altri, anzi si stanno manifestando anche pericolosi segnali di nuovi nazionalismi. Insomma, il futuro è nelle nostre mani e dovremo contare soprattutto sulle nostre forze. Nella storia dei singoli Paesi e anche dell’Italia, non è certo questa la prima e l’unica situazione di emergenza. Read More
Passano le settimane di lock down e cresce la domanda sul come sarà la vita dopo il Coronavirus. Si sentono tante opinioni diverse , ma quella più diffusa sostiene che la pandemia sarà una lezione che ci insegnerà a diventare migliori ed a reimpostare il nostro modo di vivere, produrre ed organizzare i rapporti sociali. Nulla sarà più come prima. “Abbiamo corso troppo”, “abbiamo prodotto troppo ed in modo sbagliato”, “abbiamo dato spazio al profitto ed alla speculazione”, “abbiamo sfruttato la natura e lei si è vendicata” “i danni della globalizzazione”,”abbiamo trascurato cose e valori essenziali”,ecc.ecc.. In altre parole, non vogliamo più ripetere gli errori del passato, dalla pandemia usciremo diversi. In verità, in queste prime settimane di emergenza, si sono viste cose straordianriamente positive, a partire dalla abnegazione e dal sacrificio delle persone impegnate nel settore sanitario, nei servizi alla popolazione. Ci sono in atto anche molte forme di solidarietà tra i cittadini. Si costruiscono (nuovi e buoni) rapporti coi vicini di casa. Molte imprese si sono aperte ai problemi della comunità. Read More
Per la maggioranza degli italiani oggi è giorno di paga (o di accredito pensione). Una data-simbolo per la continuità economica e la sicurezza sociale dei cittadini. E’vero, molte categorie ne sono da sempre escluse a partire dai disoccupati e dai lavoratori autonomi, maa questo 27 marzo 2020 è del tutto speciale perchè migliaia di persone nella nostra provincia (milioni in Italia) riceveranno una busta-paga vuota. Cominciano infatti gli effetti economici devastanti della pandemia di Coronavirus. Read More