Alberto Stenico

Il successo di Angela Merkel divide il Sudtirolo

Wednesday , 25, September 2013 Comments Off on Il successo di Angela Merkel divide il Sudtirolo

Il successo di Angela Merkel divide il Sudtirolo. lo divide nella percezione prevalente che ne hanno i sudtirolesi e gli altoatesini.
Per i sudtirolesi, che si sentono culturalmente parte del mondo tedesco, Angela Merkel simboleggia l’ affermazione di un modello vincente, ordinato, pragmatico, partecipativo e capace di affrontare positivamente la crisi. Aumenta cosí il già presente senso di estraneità dei sudtirolesi dal modello italiano. Gli altoatesini di lingua italiana sono piú legati alla prevalenza dell’opinione pubblica nazionale che vede in Angela Merkel il simbolo di un eccessivo rigore economico, causa asserita della recessione italiana.
Inoltre alla estrema fragilità del Governo italiano, si giustappone la forza crescente del Governo tedesco.
Tutti cittadini della stessa provincia, ma con una percezione geopolitica estremamente diversa.
Anche per questo motivo deve crescere in provincia di Bolzano una politica nuova di sintesi “alta” tra persone e gruppi di lingua e cultura diversa, convinti peró che l’Autonomia é una e, pur guardando rispettivamente a nord ed a sud, segue la bussola di un suo futuro comune e indivisibile.

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I soldi? Ci sono!

Tuesday , 24, September 2013 Comments Off on I soldi? Ci sono!

Con la proposta della pensione sociale minima a 700 euro al mese, la SVP ha aggiunto un’altra promessa elettorale in vista del prossimo 27 ottobre. Aveva cominciato con l’aumento degl assegni familiari – piú 100 euro al mese – e chissà cosa ci sentiremo dire ancora nelle prossime settimane. Alla domanda: “Chi finanzia queste nuove prestazioni?”, la SVP risponde: “I soldi non sono il problema. Si trovano!”.
Trattandosi di diverse decine di milioni di euro, chi fa proposta del genere, deve anche dire con precisione dove intende tagliare spese si equivalente valore economico. Per rivolgersi con responsabilità e rispetto verso gli elettori, si deve dire loro quanto costano le promesse elettorali e chi pagherà il conto. A meno che non si voglia rinviare il conto alle prossime generazioni (come si è fatto negli ultimi decenni in Italia), o introdurre nuove tasse, bisogna dire agli elettori quali spese saranno tagliate!
Nulla di tutto ció: promesse prima delle elezioni, i conti dopo le elezioni!
La sicurezza sociale in Alto Adige va garantita, ma anche riformata. C’è bisogno di una visione d’insieme a favore di tutta la comunità, c’è bisogno di piú efficienza e trasparenza nella spesa sociale. Esattamente il contrario di quello che sta facendo il maggior partito al governo della Provincia.

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Noi, in debito verso madre natura.

Saturday , 21, September 2013 Comments Off on Noi, in debito verso madre natura.

Noi altoatesini e sudtirolesi abbiamo il privilegio di vivere in un ambiente straordinario. Ce lo meritiamo? O forse stiamo accumulando debiti verso una madre natura cosí generosa con noi?
Le Dolomiti sono state dichiarate patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ma noi litighiamo sui nomi dei rifui e delle montagne. L’acqua scorre abbondante nei nostri torrenti, produce energia rinnovabile, ma noi litighiamo sulle centrali idroelettriche. Sul nostro territorio convivono almeno tre diverse lingue e culture, ma noi non ci impegnamo quanto dovremmo per raggiungere e valorizzare il plurilinguismo.
Insomma, viviamo in un posto baciato da madre natura, ma sprechiamo ottime occasioni non trovando un accordo tra di noi.
Siamo in debito verso madre natura, facciamo il nostro dovere come cittadini per riequilibrare i conti.
L’Alto Adige/Südtirol merita una società civile e politica cosí straordinaria come il suo territorio!

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Sudtirolo? Aperto/Offen!

Friday , 20, September 2013 Comments Off on Sudtirolo? Aperto/Offen!

Con la crisi economica si riscopre una vecchia ricetta: quella del protezionismo. Si sentono ripetere richieste di “tenere fuori” i concorrenti delle altre provincie, si alza la diffidenza per “investitori stranieri”, si criticano le misure per attirare in Alto Adige nuove iniziative imprenditoriali. Insomma, un Sudtirolo più protetto, e possibilmente anche più chiuso.
Ma é questa la risposta giusta alla crisi?
Io penso di no! La forza della nostra provincia è quella di conoscere e scambiare, di fare gli ambasciatori tra nord-sud ed est-ovest, di imparare dagli altri e “rivendere” il nostro know how in tutte le direzioni. Siamo piccoli, ma al centro dell’Europa e possediamo diverse culture e diverse lingue, quella italiana e quella tedesca. Da Palermo ad Amburgo.
Anche nel passato la nostra è stata una storia di scambi, di contaminazioni culturali, di territorio bi-fronte con due porte aperte a nord ed a sud.
Questo è il nostro punto di forza! Un Sudtirolo chiuso in sé stesso non avrebbe futuro.
Quindi, senza paura, appendiamo ovunque il nostro messaggio. Sudtirolo, APERTO/OFFEN!

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L’Alto Adige non è (ancora) un posto per giovani.

Tuesday , 17, September 2013 Comments Off on L’Alto Adige non è (ancora) un posto per giovani.

In provincia di Bolzano le case costano più che in tutta Italia. È pur vero che quasi l’80% dei cittadini vive in casa di proprietà, ma chi è fuori, è fuori sul serio. E solitamente sono i giovani a non poter avre una casa a
prezzi accessibili. Un diritto elementare negato alla nuova generazione che,non disponendo di centinaia di migliaia di Euro, deve rinunciare alla sua vita indipendente. Ad occuparsi di edilizia pubblica Bolzano c’é l’IPES con un patrimonio di oltre 13.000 alloggi affittati a 200 euro al mese di media. Affittati a chi? A cittadini per lo più anziani od in età comunque matura, ma NON A GIOVANI! Le statistiche dell’IPES parlano chiaro: i contratti di affitto stipulati con giovani fino a trent’anni sono l’1,87 % del totale e fino a 40 anni, non raggiungiamo ancora il 10%!
Quindi nel momento della vita in cui una persona avrebbe diritto a “metter su casa”, pagando un affitto ragionevole, non lo puó fare. L’IPES fotografa il nostro passato, ma non il nostro futuro. URGENTE INTERVENIRE! Come? Semplicemente risarcendo la parte svantaggiata e cioè i giovani, dando loro il giusto peso sociale e riservandogli una quota significativa dei nuovi e vecchi alloggi IPES.
L’ALTO ADIGE non è, ancora, un posto per giovani. Ma lo puó e lo deve diventare!

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