Alberto Stenico

Il posto è speciale, si vive insieme, ma ognun per sé. E’ l’Alto Adige/Südtirol. Si sta uno accanto all’altro, ma non ci si conosce fino in fondo. Soprattutto non si condividono i sentimenti. Ognuno ne prova di diversi di fronte alla storia ed alla attualità della vita in provincia. Si sopravvive lo stesso, anzi ci si abitua e la si considera una condizione normale e definitiva. In effetti, le scuse e le giustificazioni per una convivenza congelata sono tante e fanno capo innanzitutto alla diversa composizione sociale dei gruppi etnici: Sudtirolesi insediati storicamente nelle aree rurali, nell’agricoltura, nel turismo, nell’artigianato e nei servizi e che guardano perlopiù a nord, al mondo tedesco oltre il confine del Brennero. Read More

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La sfida persa dall’Occidente è quella demografica. Nei Paesi Occidentali, sempre più morti che nati. Il Sudtirolo è speciale, ma fino ad un certo punto: anche in provincia di Bolzano non si realizza la sostituzione della forza-lavoro anziana con giovani lavoratori e lavoratrici locali. Senza gli immigrati, non riusciamo a coprire le funzioni professionali indispensabili a produrre i servizi e i beni indispensabili ai cittadini altoatesini. Sul fatto di ricorrere a “braccia” straniere siamo tutti d’accordo e ne beneficiamo di continuo. Quello che invece provoca a molti una crescente inquietudine è la constatazione che “cercavamo braccia e sono arrivate persone”. Read More

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E’ questo che offre la nostra provincia: tante possibilità di lavoro, ma case, poche o niente. La borsa delle offerte di lavoro segnala costantemente il segno più, quella delle offerte formative universitarie, pure. Migliaia di queste opportunità rimangono però inutilizzate perché i candidati non trovano casa e sono costretti a rinunciare. Si tratta di un danno enorme per la nostra economia, per i servizi sociali e sanitari, per l’Università. I veri danneggiati non sono in definitiva i potenziali nuovi lavoratori (o studenti), ma i cittadini della provincia di Bolzano. I candidati delusi, si rivolgono comunque ad altri territori, gli altoatesini invece ne pagano le conseguenze in ordine a scadimento dei servizi e battute d’arresto per l’economia. Read More

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Gli incendi quest’estate si moltiplicano: intervengono i vigili del fuoco volontari. Gli incidenti in montagna sono numerosi: accorrono i membri volontari del soccorso alpino. Incidenti stradali: croce bianca, croce rossa, personale perlopiù volontario. Si disinnesca una bomba a Bolzano, un intero quartiere da evacuare: massiccio intervento dei volontari. L’estate coi bambini quando la scuola è chiusa ed i genitori lavorano? Ci pensano spesso le associazioni dei volontari. C’è anche chi, volontariamente, accompagna le persone nella loro ultima fase della vita, aiutandole a combattere la sofferenza. E si potrebbe continuare e continuare. Un esercito civile di decine di migliaia di persone, sempre all’erta, fatto di cittadini come tutti noi con il proprio lavoro, la propria famiglia, i propri programmi per il tempo libero, ma sempre pronti a mettere tutto in secondo piano per portare aiuto ad altri, donando la propria perizia professionale ed il proprio tempo. Gratis. A proprio rischio e pericolo. Read More

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La parola usata più frequentemente da Giorgio Pasquali nei suoi interventi era “equilibrio”. Lui, Sindaco di Bolzano, Assessore, cattolico convinto e democristiano, aveva molto a cuore l’opinione degli altri. Italiano, originario della provincia di Rovigo, osservava, ascoltava ed indagava con grande impegno le espressioni culturali del mondo sudtirolese, pur così lontane da quelle proprie del suo ambiente italiano. Seguiva e riconosceva la fondatezza delle aspirazioni autonomistiche, anche quando esse non incontravano la simpatia di larga parte dell’opinione pubblica italiana, sapendo comunque egli mettere al centro il rispetto dell’equilibrio tra i poteri e tra i gruppi protagonisti della convivenza in Alto Adige. Read More

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