Alberto Stenico

Gare d’appalto: superare il “se” e definire il “come”.

Wednesday , 20, August 2014 Lascia un commento

Nel 1993, ormai 21 anni fa, i Paesi Europei definirono il loro Mercato Interno Unico ed introdussero il diritto di tutti i loro cittadini di studiare, vivere, fare acquisti, lavorare, usufruire di prodotti e servizi di tutti i Paesi EU.

A convincerli, era stata l’analisi sugli enormi costi della “NON EUROPA” e relative ricadute negative sui cittadini, sugli utenti, consumatori, imprese e bilanci pubblici. Il Mercato Interno ha prodotto diritti e doveri per tutti, compreso quello di pubblicare a livello EU le gare d’appalto d’importo superiore a 200.000 Euro. Insomma, il dovere reciproco di aprirsi, confrontare le diverse offerte, scegliere (senza discriminare) quella economicamente piú vantaggiosa. In provincia di Bolzano ci si é attardati a lungo nel cercare si evitare o attenuare questo obbligo. Tempo perso: Alto Adige/Südtirol ist Europa!
In questi anni si è trascurato invece l’approfondimento del modo nel quale si possono fare le gare d’appalto in provincia. E le conseguenze si vedono in questi giorni negli esiti sconcertanti di importanti bandi. Occorre recuperare il tempo perduto con il “se” (…fare le gare ) ed accelerare invece il lavoro sul “come” farle, queste gare. È questa la vera ed unica autonomia che abbiamo e che possiamo mettere in campo.

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