Alberto Stenico

La società altoatesina cambia. Con eccezioni.

Friday , 19, December 2014 Lascia un commento

Ormai è definitivo: il tentativo di introdurre il bilinguismo come requisito per gli aspiranti docenti della scuola pubblica in Alto Adige è stato sventato! Il fronte contrario ha traversato l’arco di quasi tutte le forze politiche e sindacali (da Fratelli d’Italia alla CGIL/AGB) e l’ipotesi avanzata dalla Giunta Provinciale è stata ritirata.

Gli insegnanti della Scuola Pubblica altoatesina continueranno ad essere esonerati dall’obbligo di conoscere ambedue le lingue provinciali, italiana e tedesca. Ne basterà una ( con l’eccezione degli insegnanti di seconda lingua)! Quindi, tutto come prima, come dagli anni ’50 del secolo scorso. Nel frattempo, come è ben noto, non ci sono settori della vita sociale ed economica provinciale che non si siano confrontati positivamente con l’apprendimento della seconda lingua: il settore privato, tutto, dalla più bassa qualifca professionale alla più alta. Il bilinguismo nel settore privato è una condizione sine qua non per lavorare. Nella Pubblica Amministrazione Locale, il bilinguismo è obbligatorio dalla guardia forestale fino al direttore di dipartimento o al poliziotto, senza eccezioni. Quindi l’unica eccezione rimane quella della Scuola. Anzi, no, c’è anche la RAI locale, ai cui giornalisti non viene richiesta la conoscenza delle due lingue provinciali. Qualcosa non va sotto il sole altoatesino….

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