Alberto Stenico

Soldi in fuga all’estero, soldi che lavorano sul territorio.

Tuesday , 10, February 2015 Lascia un commento

La pubblicazione della cosiddetta “lista Falciani” conferma che molta ricchezza privata cerca rifugi sicuri e non opera per lo sviluppo del territorio.

C’è capitale e capitale: quello che dorme e quello che lavora. Di quest’ultimo ne abbiamo un gran bisogno: capitale di rischio per le imprese, partecipazione di capitali privati alla produzione culturale, alla formazione, ai servizi sociali, alla sanità, alla riqualificazione urbanistica. Per fortuna, non ci sono solo i 7.000 italiani della lista Falciani, ci sono anche gli italiani ed i sudtirolesi che hanno contribuito con i loro capitali privati allo sviluppo ed alla qualità del territorio. Dalle grandi opere d’arte ed architetture, alle prime e pionieristiche infrastrutture pubbliche come istituti di assistenza, centrali idroelettriche, ferrovie locali, funivie, ecc. Poi è subentrata la mentalità secondo la quale spettava allo Stato ed alla Provincia provvedere a tutto. La crisi della finanza pubblica ha ora interrotto questa illusione: senza capitale privato che “lavora”, non c’è sviluppo. È tempo di incentivarlo questo capitale e dargli il benvenuto anche nella ricca provincia di Bolzano.

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