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Ma come, Mussolini aveva il patentino di bilinguismo? L’avrebbe superato! Il peggior nemico della cultura e della identità sudtirolese aveva studiato con passione il tedesco? Ebbene sì, a giudicare dai documenti storici riportati nel bel libro di Maurizio Ferrandi:”Mussolini e l’Alto Adige”.
Essendo maestro elementare, avendo studiato il francese, Mussolini fu anche un eccellente autodidatta per il tedesco, lingua che amava. Aveva acquisito dimestichezza col tedesco da accanito lettore. Frequentava letture classiche come Klopstock (la Messiade), Goethe (il Faust), Heine e Platen. Quanti di noi cittadini di lingua italiana dell’Alto Adige saremmo in grado oggi di farlo? Io, no di certo. Ma forse nemmeno molte personalità pubbliche della politica, della scuola, della cultura, del giornalismo locali. Neanche molti studenti che arrivano alla maturità con circa 2.000 (!) ore di insegnamento del tedesco alle spalle! Insomma, una beffa della Storia: noi generazione dell’Autonomia e della Convivenza, sorpassati dal Capo del Nazionalismo Antisudtirolese!
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