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Nel paniere ISTAT 2016 entrano le spese per i tattoo, i panni cattura-polvere, i leggings da bambina, i servizi integrati TV-internet-voce, le bevande vegetali, le scommesse istantanee, ecc. Fanno parte dei 1476 prodotti “elementari” rilevati nei consumi delle famiglie italiane. Cose inimmaginabili solo qualche anno fa.
I nostri stili di vita, il nostro modo di consumare, i prodotti ed i servizi che comperiamo sono cambiati radicalmente. Abbiamo, chi più chi meno, nostalgia di un commercio tradizionale fatto di piccoli negozi di quartiere, ma ci dimentichiamo di come noi consumatori li abbiamo via, via “traditi” e spesso costretti alla chiusura per insufficiente redditività. Abbiamo preferito gli orari prolungati (continuato, sabato, ora anche domenica), abbiamo rinnovato continuamente la gamma dei nostri prodotti preferiti, abbiamo fatto confronti di prezzi. Il cliente è re e sta determinando una trasformazione profonda del sistema distributivo nella nostra città di Bolzano. Anche per il futuro, le cose dipenderanno da noi consumatori: si vota col portafoglio. E dipenderanno anche dai piccoli negozi in quanto sappiano intercettare le esigenze dei cittadini. I piccoli commercianti hanno certamente molte buone doti e professionalità per poterlo fare.
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