Alberto Stenico

In piena competizione refendaria per il NO o il SI al progetto “Benko” sull’area di via Alto Adige a Bolzano, se ne sentono di tutti i colori. Comunque, ed è un bene, gli argomenti contro e a favore toccano molti campi di interesse per i cittadini: dall’urbanistica, all’economia, all’etica.

Un tema è rimasto però, a parer mio, trascurato: cosa rimane dopo la eventuale bocciatura del progetto Benko? Nulla di nuovo, si potrebbe rispondere. Avremo in città alcuni ulteriori edifici vuoti e inutilizzati, oltre ai tanti che già ci sono, continueremo ad avere una stazione autocorriere malmessa. Il Virgolo rimarrà così com’è. In fondo, nessuna tragedia, la città sopravvive. Ma il No potrebbe avere purtroppo un effetto negativo anche sul lungo termine: quello di scoraggiare i privati ad investire nell’Areale Ferroviario. L’operazione, come si sa, dipende da quanto Bolzano riesca ad attrarre su di sè circa un miliardo di Euro per l’acquisto dell’area e la sua valorizzazione immobiliare. A muoversi dovrebbero essere grandi società, banche, mondo della finanza anche internazionale. Lo faranno? La eventuale bocciatura del progetto Benko, farebbe aumentare la voglia di investire anche a lungo termine sul futuro di Bolzano? Io non lo credo ed è per me un motivo in più per andare a votare Si a questo referendum.
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