Alberto Stenico

Viva la libertà

Monday , 21, March 2016 Lascia un commento

Bolzano è sempre stata una città a vocazione commerciale, a partire della costruzione dei portici e dalla istituzione delle fiere internazionali. Piazza Erbe è nominata nel 1295 in latino come platea fructum. Sotto i Portici si incontravano grandi commercianti, di Firenze o di Amburgo, incentivati a farlo dalla politica di Claudia de Medici.

La città è cresciuta nello spirito dello scambio commerciale e non solo: Bolzano/Bozen, “Handelstadt”. Nelle ultime settimane si è accentuata però la discussione sulla opportunità di avere nel territorio comunale, più centri commerciali: ne esistono già due ed altri due ne sono previsti. “Sono troppi e rischiano di danneggiare i piccoli negozi di quartiere”, dicono preoccupati molti cittadini. Ma dato che la soluzione non può essere imposta dall’alto non rimane che tornare all’esercizio della libera scelta da parte dei singoli. Bolzano esprime una grande pluralità di forme di consumo: c’è chi preferisce i piccoli negozi di quartiere, chi fa volentieri spese fuori città (Innsbruck, Affi, Outlet Brennero,ecc.), chi sceglie magazzini low cost, i negozi etnici (Cina, Pakistan,ecc.), le botteghe del commercio equo e solidale, il biologico, il chilometro zero, i centri commerciali locali, i Gas (gruppi di acquisto solidale), le grandi catene, ecc.,ecc. Insomma, il presunto dilemma tra centri commerciali e piccoli negozi, lo risolveranno anche in futuro i singoli, decidendo liberamente dove spendere i loro soldi. Sono grandi abbastanza per farlo, senza imposizioni o divieti imposti dall’alto. Viva la libertà di scelta del consumatore.
www.albertostenico.it

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