Alberto Stenico

Di ricuciture, Bolzano ne ha proprio bisogno. Ferite e strappi essa ne ha subìti tanti nel corso della sua storia recente al punto di presentarsi oggi come un mosaico fatto di tasselli che comunicano poco tra di loro.

C’è la città “tedesca” e quella “italiana”, c’è la città dei bolzanini doc e di quelli meno, c’è la città popolare e quella più snob, c’è la città a maggiore presenza di strutture di accoglienza per richiedenti asilo e quella che non ne vede nessuno. Se si aggiunge che negli ultimi decenni ad ogni elezione i quartieri sono risultati così divisi tra loro nell’esito del voto da poter parlare di una città di centrosinistra e un’altra di centrodestra il quadro (frantumato) è completo. Tante sono le forme di incomunicabilità tra le diverse “Bolzano”, tanto più va apprezzata l’intenzione della nuova Giunta Comunale di voler “ricucire la città”. Rimetterne in comunicazione le sue componenti disomogenee, ma soprattutto coinvolgerle tutte, ognuna a modo suo, nella responsabilità civica comune. Un nuovo “wir Gefühl”, un nuovo senso di appartenenza. Finalmente.
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